di Laura Marzi
Un liceo chiuso per ristrutturazione che diventa una scuola chiusa per incendio doloso, con danni che ammontano a oltre 2 milioni di euro: è la parabola negativa che ha percorso il liceo Gullace Talotta di Roma. La ristrutturazione della sede centrale in Piazza Cavalieri del Lavoro aveva spinto poco dopo l’inizio dell’anno scolastico gli studenti e alcuni docenti a richiedere di essere spostati per la didattica nella succursale in via Deportati del Quadraro, dove però non c’era spazio per tutte le classi. Il problema sarebbe stato un eccesso di polvere e un rischio diffuso causati dal cantiere in corso. Questa decisione ha comportato che le lezioni venissero svolte in due turni: la mattina e il pomeriggio. A causa di questo ulteriore disagio è stata proclamata l’occupazione della scuola, anche se rispetto a questa modalità non c’era accordo nel corpo studentesco fin dall’inizio. Il liceo Gullace sarebbe stato l’unico a essere occupato in quel momento in città e inoltre con il sostegno di un gruppo ristretto di ragazzi e ragazze: si tratta di elementi che minavano alla base la sicurezza della situazione.
Tra il 16 e il 18 ottobre, infatti, due roghi dolosi sono stati appiccati alla sede della succursale, col risultato che la struttura è ora inagibile e che ragazzi e ragazze sono in DAD da lunedì 21 ottobre scorso. Il collettivo studentesco del liceo dichiara nel comunicato che ha diffuso su Instagram di aver occupato da lunedì 14 a mercoledì 16 ottobre fino alle 20:09. A causa, infatti, dei ripetuti tentativi «anche violenti» da parte di esterni di entrare a scuola, sarebbe stata svolta un’assemblea che avrebbe deciso a maggioranza di disoccupare l’edificio. La notizia è stata comunicata alle forze dell’ordine insieme alle minacce di nuove incursioni dall’esterno, scrive il collettivo, ma senza risultato. Carabinieri e polizia non sono arrivati e a quel punto altri studenti e studentesse hanno deciso di rioccupare la scuola, avvertendo allora le forze dell’ordine del cambiamento di decisione. Il collettivo a questo punto dichiara di aver lasciato la scuola e di non avere per questo informazioni relative alle ragioni e ai responsabili di ciò che è avvenuto dopo.
Conosciamo, quindi, per adesso, solo il risultato: qualcuno ha appiccato ben due incendi alla succursale del liceo Gullace in via Deportati del Quadraro, il secondo addirittura dopo che le forze dell’ordine erano intervenute a seguito della denuncia del primo. Imperterriti e indisturbati i colpevoli sono tornati per finire il lavoro, distruggendo definitivamente la scuola che necessita, per tornare agibile, di interventi strutturali, oltre che di essere completamente rinnovata nel mobilio. Ci sono indagini in corso e inevitabilmente molti video di telecamere private e di cellulari da analizzare.
Ovviamente è stata tratta la conclusione, in particolare dall’Associazione Nazionale Presidi, che le occupazioni sono il male da estirpare, che gli studenti e le studentesse sono tendenzialmente dei vandali, che le nuove generazioni sono peggiori delle precedenti… Insomma, la solita retorica che si perpetua inevitabilmente e che ora però ha dalla sua la volontà ferrea da parte delle istituzioni di impedire questo tipo di pratiche politiche.
Di certo gli studenti e le studentesse del Gullace si ricorderanno per tutta la vita del rogo della loro scuola, delle aule bruciate, le segreterie profanate, della distruzione di quello spazio tanto odiato quanto fondamentale per la vita di tutti i ragazzi e le ragazze, sempre.