di Sergio Bologna
Illustrazione di Marilena Nardi
Il Presidente della Repubblica ha conferito 25 nuovi Cavalierati del Lavoro. Lo so che sono onorificenze dedicate a imprenditori ma da vecchio operaista, ormai un po’ rincitrullito dall’età, per me è un riflesso condizionato associare alla parola “lavoro” l’immagine della “rude razza pagana”, come diceva Mario Tronti, e il lavoratore, quello vero – fosse pure una lavoratrice – per me ha i calli sulle mani. Ora, mi sembra poco credibile che Marina Elvira Berlusconi si sia fatta, dal tanto lavorare di zappa o di cazzuola, dei calli sulle mani. Salvo che non se li sia fatti togliere dal suo chirurgo estetico prima d’incontrare Mattarella.
Lo so, sono pensieri stupidi, riflessi pavloviani, che se ne vanno così come son venuti e allora mi metto a ragionare su cose più serie. Due me ne sono venute in mente a proposito di Berlusconi (padre).
I funerali di Stato nel Duomo di Milano. Una bella faccia tosta, con tutti in soldi che aveva, farsi pagare i funerali dal contribuente, compresi i poveri alluvionati dell’Emilia Romagna. Ma quello è stato un gesto di potere della Giorgia: “Ahò, avete capito che adesso comando io o no?” Un gesto che aveva dentro anche un pizzico di nobiltà, un atto di gratitudine per colui che l’aveva lanciata in politica, dandole per la prima volta un Ministero. Quella poi, di gesti che intendono ricordare al popolo chi comanda in Italia ne avrebbe fatti a iosa e chissà quanti ne farà ancora. Vedrete quando sarà lei a dare istruzioni per i libri di testo nelle scuole. I ragazzi e le ragazze dovranno studiare Gramsci dal libro di Giuli (sì, sì, quello imitato da Crozza) e magari Dante dal libro che probabilmente sta scrivendo Lollobrigida o l’Ariosto da quello che scriverà Santanché. Alessandro Giuli, Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea, Rizzoli Editore, 2024. Qualcuno ha gridato alla provocazione, al sacrilegio, ma perché? Anche quello è un gesto, un’esibizione, di potere: “Siamo tanto forti da appropriarci delle vostre icone”. Visti certi risultati elettorali, anche recenti, come non dargli ragione?
L’altro episodio che mi è venuto in mente è quando hanno mandato Berlusconi ai servizi sociali. Lui la prese con spirito, tanto non gli toccava il patrimonio. Detto per inciso, l’ente presso il quale avrebbe dovuto “scontare la pena” era l’Istituto religioso di Cesano Boscone, che io ho benedetto cento volte perché sono stati i miei padroni di casa a equo canone dal 1964 al 1990 e non mi hanno mai sfrattato benché mi dimenticassi di pagare l’affitto per anni interi. A Berlusconi è stato permesso di tutto, dalle speculazioni immobiliari agli intrecci con il crimine organizzato, c’era bisogno, una volta sconfitto politicamente, d’infliggergli quella umiliazione? Non sarebbe stato meglio e più utile confiscargli un po’ di beni? Il fatto è che molti dei suoi avversari erano piccoli uomini, con un profilo morale dissimile dal suo ma non per questo migliore, erano gente meschina così com’è meschina, poco intelligente, priva di prospettiva, l’opposizione di oggi. Un’opposizione che non offre alternative, ma fa il controcanto alla Meloni. E se perde, come è accaduto in Liguria, dice di aver perso perché al suo interno è troppo debole la corrente liberal. Dopo aver applicato le politiche neoliberali quando era al governo e adesso non sapere come rimangiarsele! Un’opposizione che quando parla di lavoro dice delle cose così generiche che ti viene il sospetto che abbia la stessa manicure di Marina Elvira. In un paese dove il partito di maggioranza nel governo, FdI, è nato richiamandosi esplicitamente alla Repubblica di Salò, cioè a una formazione politica che è stata corresponsabile della Shoah. E come alleato di governo ha di peggio, pensiamo ai vari Salvini, Vannacci e compagnia cantante.
Ma non è finita, cari Italioti, aspettate quando poi scenderà in campo la cav. Marina Elvira Berlusconi. Già me la vedo in tuta mimetica passare in rassegna le truppe nordcoreane che combattono per il suo vecchio amico di famiglia, quel Putin che ha tolto anche il sangue al popolo russo. Li farei tutti penzolare dalle forche nella Piazza Rossa, lui e i suoi oligarchi, mentre scrivo gli ultimi capitoli di L’Armata Rossa è viva! Sillabario per buone pratiche antifasciste. Chi ha sconfitto Hitler, Mussolini e i loro alleati nella seconda guerra mondiale? Eisenhower? Buonanotte.