Facciamo luce sull’Opus Dei

di Robin Morgan
Illustrazione di Marilena Nardi
Traduzione di Margherita Giacobino

 

Per capire cosa sta realmente accadendo oggi negli Stati Uniti, e in particolare nel loro sistema giuridico, dobbiamo scavare nei titoli dei giornali, nelle questioni di identità, nella religione.

Una piccola nota a margine: qui mi occupo della Chiesa cattolica romana, come ho fatto spesso in passato, ma le altre religioni non sono da meno, soprattutto i protestanti evangelici estremisti. In effetti, viste le prove di abusi sessuali nella Southern Baptist Convention (SBC), la corruzione e l’oltraggioso comportamento sessuale alla Liberty University, eccetera, per gli americani oggi “evangelico” è quasi sinonimo di scandalo. Nel caso della SBC, le vittime (quasi sempre donne) sono state ignorate, intimidite e sminuite. Molti dei più potenti leader battisti del Sud hanno tradito  i deboli e giustificato l’insabbiamento come essenziale per la dottrina evangelica. I dilaganti abusi sessuali hanno infine richiesto l’intervento dell’FBI.

Ma torniamo alla Chiesa cattolica e a un gruppo chiamato Opus Dei, che in latino significa “opera di Dio”. L’Opus Dei è stato definito nel migliore dei casi “controverso” e nel peggiore “Santa Mafia”, un’organizzazione fascista all’interno della Chiesa.

Molti cattolici conoscono l’Opus Dei, e spesso rabbrividiscono al suo solo nome, ma il grande pubblico molto meno. Forse pensate di conoscere l’Opus Dei grazie alla sua accattivante immagine di devota organizzazione cattolica romana “non politica” di laici e chierici i cui membri si sforzano di attuare i valori cristiani nelle loro attività e nella società nel suo complesso. In parte questo è vero. Oppure l’avete incontrata nel romanzo di Dan Brown e nel film che ne è stato tratto, Il Codice Da Vinci, in cui l’Opus Dei è rappresentata in modo assai poco lusinghiero come una società segreta che incoraggia il celibato, pratica il lavaggio del cervello, è intimidatoria con i suoi membri, usa tecniche di reclutamento aggressive simili a quelle di una setta, ha regole severe e propugna il digiuno radicale, il controllo delle donne e la mortificazione della carne. Purtroppo, molte di queste cose sono vere. Ed eccone altre che forse non avete mai sentito.

L’Opus Dei è un’organizzazione potente e segreta con membri che ricoprono alte cariche politiche, economiche ed ecclesiastiche in tutto il mondo. L’Opus Dei non rivela alcun dettaglio sulle sue finanze, mantiene un alto grado di controllo sui suoi membri e censura le loro letture dividendole in “appropriate e non appropriate”. Il trattamento riservato alle donne è stato un’altra fonte di critiche, perché l’Opus Dei è fortemente misogina negli insegnamenti come nella pratica: ad esempio, le donne sono teoricamente trattate come pari, ma sono divise dagli uomini nella loro formazione spirituale personale e fanno parte di branche separate. In molti centri maschili dell’Opus Dei, le donne arrivano ogni sera per cucinare per gli uomini, e poi se ne vanno senza interagire con loro. In Spagna, Messico, Uruguay, Cile e Stati Uniti sono state avviate indagini su casi di abusi sessuali e sono state applicate sanzioni canoniche (ma non accuse civili o penali) ai responsabili. Tra gli aspetti “controversi” ci sono anche i metodi di reclutamento degli adolescenti, che vengono separati dalle loro famiglie; l’uso illecito di psicofarmaci; le informazioni ingannevoli ai fedeli laici sul loro status e i loro diritti ai sensi del diritto canonico; il digiuno estremo e la mortificazione della carne praticati dai membri celibi; l’elitarismo; il sostegno a governi autoritari.

I difensori accusano i critici di aver semplicemente “frainteso” l’Opus Dei e la sua missione.

Il fondatore, lo spagnolo Josemaria Escrivá de Balaguer, era un alleato del dittatore Franco e un sacerdote falangista (fu membro del Partito Falangista originale, il partito politico fascista che governò la Spagna dopo la guerra civile del 1936-39). Escrivá condusse un ritiro spirituale per il Geralissimo Francisco Franco in persona, e molti ministri del gabinetto di Franco appartenevano all’Opus Dei.

Fondata nel 1928, l’Opus Dei è stata formalmente approvata dalla Santa Sede nel 1950 come istituto secolare, una nuova forma di associazione religiosa i cui membri “professano consigli evangelici nella vita secolare”. Il 28 novembre 1982, Papa Giovanni Paolo II (Wojtyła), un convinto sostenitore dell’Opus Dei, la designò “prelatura personale”, la prima e unica prelatura indipendente e personale della Chiesa, sotto la sola giurisdizione del Papa e di nessun altro prelato, e con giurisdizione sulle persone anziché su un’area geografica. Più tardi Papa Wojtyła sostenne anche la canonizzazione insolitamente rapida di Escrivá – più veloce di qualsiasi altro santo nella storia – perché nel 1985 l’Opus Dei aveva salvato la Banca Vaticana elargendo 250 milioni di dollari.

Gli appartenenti all’Opus Dei si dividono in: Supernumerari, Numerari, Assistenti Numerari, Associati, Sacerdoti e Cooperatori. In breve:
Supernumerari sono uomini e donne che hanno carriere secolari e famiglie tradizionali, e dedicano parte del loro tempo alla preghiera e alle attività dell’organizzazione;
Numerari sono membri celibi che dichiarano “piena disponibilità” per gli impegni ufficiali della Prelatura;
Assistenti Numerarie esistono nel ramo femminile dell’Opus Dei. La loro piena disponibilità per la Prelatura è vissuta svolgendo un tipo di lavoro specifico, come le incombenze domestiche dei centri congressi e residenziali dell’Opus Dei; vivono in alloggi gestiti dall’Opus Dei e non hanno lavori al di fuori dei centri;
Associati non si rendono “pienamente” disponibili per gli impegni ufficiali, ma si dedicano a “ulteriori realtà sociali, attraverso le loro professioni”. Non vivono nei centri dell’Opus Dei come i numerari, ma mantengono un proprio alloggio. Il loro sostegno emotivo e sociale proviene dai centri dell’Opus Dei, dagli altri Associati, dalle famiglie e dagli amici personali;
Sacerdoti provengono sempre dai numerari e dagli Associati maschi e, in genere, prima di essere ordinati vivono per anni come membri laici. Al momento dell’ordinazione, il prelato dell’Opus Dei diventa il loro vescovo. I Sacerdoti osservano le stesse discipline dei membri Numerari e Associati;
Cooperatori, pur non essendo considerati membri di per sé, collaborano in qualche modo: pregando, facendo beneficenza o fornendo assistenza. Ai Cooperatori non è richiesto di essere celibi o di avere altri requisiti speciali. Non sono nemmeno tenuti a essere cristiani, anche se possono frequentare le attività di formazione offerte dall’Opus Dei. Molti cooperatori sono parenti, amici, colleghi e vicini di casa dei membri. In tutto il mondo esistono anche numerosi rapporti con istituzioni, università e le cosiddette “Opere corporative”.
Opera corporativa è un’organizzazione o una funzione ufficiale dell’organizzazione, ma poiché l’Opus Dei è una prelatura personale unica, le sue opere corporative sono quasi sempre indipendenti dalle diocesi territoriali in cui operano, a differenza di quasi tutte le altre operazioni della Chiesa, che devono rendere conto al loro vescovo diocesano.

Attenzione: mentre continuate a leggere tenete a mente soprattutto gli associati, i cooperatori e le opere corporative.

Intorno all’Opus Dei fervono le polemiche. Quelle sopra elencate hanno dato origine a cause e denunce, con le testimonianze di alcuni dei più famosi ex Numerari, come Maria del Carmen Tapia, segretaria di Escrivá a Roma e da lui incaricata di fondare il ramo femminile dell’Opus Dei in Venezuela. Gli ex membri contestano pratiche istituzionalizzate quando Escrivá era ancora in vita, scritte in documenti interni o trasmesse oralmente – e deliberatamente non sottoposte alla revisione della Chiesa.

Ma ciò che non viene detto da nessuna parte – perché non è nemmeno percepito come un problema – è che l’Opus Dei incoraggia sfacciatamente una sfrenata ambizione economica e politica.
Escrivá arruolò personalità di prestigio e stabilì una struttura di autorità gerarchica di tipo militare, con un’enfasi sull’obbedienza come mezzo per un apostolato efficace. Nel 2017-2018, i membri newyorchesi dell’Opus Dei erano attivi nell’intermediazione finanziaria, negli studi legali, nell’editoria, nelle università, nella medicina, nell’industria e nella Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. Negli stessi anni a Washington D.C. tra i membri vi erano funzionari della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato, della Camera dei rappresentanti, del Dipartimento degli Stati Uniti per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano, del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, della Commissione Federale per le Comunicazioni, della Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Circuito di Washington e della Commissione per i Titoli e gli Scambi degli Stati Uniti, oltre a esponenti di prestigiosi studi legali, think tank conservatori, dell’istruzione superiore e della medicina.

È disponibile qualche elenco di membri di spicco dell’Opus Dei, perlomeno di quelli che si sono”dichiarati”. Tra questi, il presidente della più ricca banca spagnola e quello della terza banca sempre in Spagna, il direttore finanziario della più grande banca irlandese e Juan Antonio Samaranch, ex presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Il gruppo ha anche reclutato leader politici e imprenditoriali come l’ex Portavoce della Camera Newt Gingrich, l’ex senatore degli Stati Uniti Sam Brownback, il giudice Robert Bork (che Reagan cercò di candidare alla Corte Suprema), la conduttrice di Fox News Laura Ingraham e Larry Kudlow (direttore del Consiglio economico nazionale di Trump, che nel 2016 ha scritto che la plutocrazia è “proprio ciò di cui l’America ha bisogno”).

La famigerata “troika” che ha servito il regime di Donald Trump in modo così efficace era costituita dall’arciconservatrice e potente Federalist Society, dal CIC (Catholic Information Center, un think tank di ultra destra) e dall’Opus Dei. Pat Cipollone, che è stato consigliere di Trump alla Casa Bianca dal dicembre 2018 al gennaio 2021, è stato elencato come membro del Consiglio di amministrazione del CIC fino a quando quest’ultimo non ha smesso di pubblicare l’elenco dei suoi consigli di amministrazione nell’ottobre 2018; oggi, sua nuora è assistente legale del giudice della Corte Suprema Amy Coney Barrett. William Barr ha presieduto il Consiglio del CIC del 2014 al 2017, quando si è unito a Trump come Procuratore generale. Dopo aver lasciato questa carica nel gennaio 2021, Barr è tornato al CIC come senior fellow e nello scorso ottobre 2021 è diventato il nuovo “St. Thomas More Chair” dell’organizzazione.
I dirigenti e i funzionari della troika sono onnipresenti e nascosti in bella vista. Leonardo Leo, un sedicente agente dell’Opus Dei, è stato anche vicepresidente esecutivo della Federalist Society e presidente del Consiglio di amministrazione del CIC (che, tra l’altro, si trova a due isolati dalla Casa Bianca).

L’Opus Dei incoraggia laici e sacerdoti a incarnare la dottrina cattolica nelle loro “professioni scelte”. Cosa pensate che significhi questo, per individui la cui professione scelta è quella di mediatori politici a Washington?

Oggi i cittadini statunitensi subiscono l’eredità della troika di Trump. Nel gennaio 2019, il Washington Post Magazine ha scritto che la Federalist Society ha raggiunto un “picco di potere e influenza senza precedenti”. I “membri e i leader del CIC continuano ad avere un impatto enorme sulla politica”, ha scritto Joe Heim. L’influenza dell’Opus Dei si fa sentire in tutti i corridoi del potere di Washington e, insieme al CIC, “promuove un’agenda politica di estrema destra” ed è “un punto di raccolta per i cattolici ultraconservatori desiderosi di avere una voce negli organi secolari del potere governativo”, ha dichiarato Church and State, la rivista di Americans United for Separation of Church and State. Anche l’NRA è fortemente coinvolta, così come la Fondazione Charles Koch, che ha donato 30 milioni di dollari per promuovere l’influenza politica dell’estrema destra.

E questa eredità nefasta continua a vivere nelle sentenze della Corte Suprema degli Stati Uniti, che possiamo abbreviare in SCOTUS.

L’uomo potentissimo che ha presentato al Senato cinque nomi da approvare come giudici della Corte Suprema è Leonardo Leo. È stato Leo a spingere Mitch McConnell a nominare i giudici Roberts, Alito, Gorsuch, Kavanaugh e Barrett. Il ruolo della troika nell’insediamento dei giudici di Trump è anch’esso noto. Secondo Church and State, “dei membri della Corte Suprema, sei (Brett Kavanaugh, Neil Gorsuch, Clarence Thomas, John Roberts, Samuel Alito e Amy Coney Barrett) sono membri o ex membri dell’Opus Dei”.
Altri hanno identificato anche il defunto giudice Antonin Scalia come membro dell’Opus Dei; sua moglie ha partecipato agli eventi del Catholic Information Center e suo figlio vi ha parlato. Church and State Magazine scrive che “Leo è stato a lungo amico e sostenitore del giudice Clarence Thomas” e che quando John Roberts è stato nominato per la Corte, Leonard Leo “ha assicurato ai cattolici conservatori che Roberts non seguirà la stessa strada di Anthony Kennedy” (che a quanto pare si è “rammollito” diventando liberale). Leo era presente alla cerimonia della Casa Bianca quando Trump ha annunciato la nomina di Kavanaugh. Gorsuch è di formazione cattolica e ha frequentato la stessa scuola cattolica d’élite di Kavanaugh, ma è diventato episcopaliano quando ha sposato un’anglicana. Tuttavia, interviene spesso alle conferenze di studiosi cattolici di diritto che cercano di espandere la loro influenza sulla politica, e si è dichiarato d’accordo con le decisioni della maggioranza nei casi della SCOTUS di Hobby Lobbye delle Piccole Sorelle dei Poveri**

La sentenza della SCOTUS del 2010 nella causa Citizens United v. Federal Election Commission, ha rovesciato le secolari restrizioni in materia di finanziamento delle campagne elettorali e ha permesso alle società e ad altri gruppi esterni di spendere fondi illimitati per le elezioni. (Vedi sopra Opere societarie). La maggioranza di 5-4 a favore di Citizens United era formata dagli stessi giudici cattolici che nel 2013 hanno cancellato il Voting Rights Act del 1965: Roberts, Scalia, Kennedy, Thomas e Alito. E non parliamo della decisione che ha ribaltato la sentenza sull’aborto Roe vs Wade.

L’attuale Corte Suprema è stata “costruita” dalla Federalist Society, con le sue “organizzazioni non profit interconnesse che lavorano su campagne mediatiche e altre iniziative che generano sostegno pubblico per i giudici conservatori”, il tutto coordinato da Leonard Leo, secondo un articolo del Washington Post. E questo va avanti da anni, da prima di Trump.

Così l’Opus Dei è diventata una forza potente nella vita politica americana e una macchina di grande efficienza per raggiungere il potere mondiale. A cominciare dal Vaticano.

Il controllo del Vaticano vale certamente lo sforzo. La sovranità della Santa Sede – così si chiama il governo dello Stato della Città del Vaticano e la Chiesa mondiale – garantisce ai residenti e ai funzionari vaticani l’immunità penale e civile da qualsiasi altra autorità. Inoltre, la Chiesa ha circa 5.000 prelati in tutto il mondo che sono a capo di diocesi. Ognuno di loro ha la possibilità di nascondere conti bancari, investimenti, fondi neri intestati a falsi enti di beneficenza o fondazioni. Con il pretesto della “libertà di religione”, questi prelati operano nei paesi industrializzati senza alcun controllo governativo. Negli Stati Uniti, ci sono 195 diocesi e i vescovi controllano circa 40.000 organizzazioni, agenzie e fondazioni, ciascuna con un codice fiscale che le definisce come no-profit ed esentasse. Ciò significa che non pagano tasse, offrono una detrazione fiscale ai loro donatori e non hanno l’obbligo legale di produrre bilanci che mostrino in modo veritiero la provenienza e la destinazione del loro denaro.

Mentre noi ci preoccupiamo del “denaro oscuro” e dei SuperPAC***, la Chiesa cattolica può trasferire fondi illimitati – esteri e nazionali – a think tank, media, progetti per impedire il voto e ogni altro mezzo disponibile per sovvertire la democrazia.

Questo è stato uno dei motivi, forse il più importante, della creazione della Destra religiosa da parte dei neoconservatori alla fine degli anni Settanta.

Ma aspettate. Non si tratta ancora di una vittoria, ma è decisamente un cambiamento temporaneo, e forse permanente.
Papa Francesco è intervenuto.
Il 22 luglio 2022 l’Opus Dei ha ricevuto una scossa sismica grazie a un decreto voluto da Papa Francesco, che ne riduce seriamente il potere e l’indipendenza. Le riforme, annunciate da Francesco in un editto Motu Proprio, fanno parte di cambiamenti più ampi volti a introdurre una maggiore trasparenza nel governo della Chiesa e sono in accordo con la riforma della Curia romana prevista da Francesco nella Costituzione Apostolica.
D’ora in poi, il leader dell’Opus Dei – il Prelato – non sarà più nominato vescovo e l’organizzazione dipenderà dal Dicastero (o ministero) del Clero. Il Prelato non indosserà più l’anello né gli ornamenti episcopali.

“È necessaria una forma di governo basata sul carisma [lo spirito, la grazia] più che sull’autorità gerarchica”, ha scritto sornione Francesco nel suo decreto. Ha ordinato all’organizzazione e ai suoi membri di “salvaguardare il suo carisma, di adottare una forma di governo basata più sul carisma che sull’autorità gerarchica”.

Mons. Fernando Ocariz, attuale prelato dell’Opus Dei, non è stato ordinato vescovo quando è entrato in carica nel 2017, durante l’attuale pontificato. La sua riluttante ma diplomatica risposta a Francesco è stata: “È una concretizzazione della decisione del Santo Padre di collocare la figura delle prelature personali nel Dicastero per il Clero, che noi accettiamo filialmente. . .  Il desiderio del Papa di evidenziare la dimensione carismatica dell’Opera ci invita ora a rafforzare il clima familiare di affetto e fiducia: il Prelato deve essere una guida ma, soprattutto, un padre”.

Nel suo decreto, Francesco ha anche modificato alcune disposizioni dello statuto dell’Opus Dei, che in precedenza prevedeva che la relazione sul lavoro apostolico fosse presentata direttamente al Papa e solo ogni cinque anni. Ora il prelato deve presentare una relazione al Dicastero per il Clero, e deve farlo ogni anno.

“Il governo dell’Opus Dei deve essere al servizio del carisma – di cui siamo amministratori, non proprietari”, afferma l’organizzazione sul suo sito web, impegnandosi in contorsioni pseudo-umili e pretestuose per spiegare perché questo terremoto non è affatto una drastica retrocessione.

Nel frattempo, la stampa cristiana di tutto il mondo e di tutti i Paesi cattolici ha titolato: Opus Dei declassato! e Niente più privilegi o indipendenza per l’Opus Dei! El Pais, il principale quotidiano spagnolo, ha osservato che le nuove condizioni dettate da Francesco costringono l’organizzazione a fornire spiegazioni sulla gestione dei suoi centri educativi e sul modo in cui forma i suoi sacerdoti (anche rispondendo alle accuse degli ex membri di abuso di potere, segretezza, settarismo, coercizione e proselitismo troppo aggressivo).

Nel frattempo, il sito web dell’Opus Dei ha dovuto riconoscere che “Il cambiamento riguarda le relazioni della Prelatura con la Santa Sede”.

La domanda che ci poniamo è: cosa faranno i cittadini USA per reclamare la loro Corte Suprema?

 

NdT
* Hobby Lobby: catena di negozi operante secondo “principi biblici”, accusata di antisemitismo, omofobia, discriminazioni di carattere religioso e violazioni varie, che ha ottenuto dalla Corte Suprema un patteggiamento a proprio favore. 
** Piccole sorelle dei Poveri: ordine fondato da una religiosa francese operante anche negli USA, dove è stato accusato di contravvenire alla legge che prevede l’inclusione dei contraccettivi nell’assicurazione sanitaria dei dipendenti. La Corte Suprema nel 2020 ha deciso che l’ordine era esentato da questa legge.
*** SuperPAC: comitati indipendenti per la raccolta fondi e il finanziamento dei candidati politici. 

L’articolo è uscito sul blog di Robin Morgan il 26 settembre 2022

 

 

 

 

 

 

 

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