di Maduena
Spiderino (Chlorophytum comosum)
Ascolto consigliato durante la lettura:
Raär – Sometimes I Hear Sirens
Oggi ho traslocato Spiderino in un nuovo vaso.
Erano giorni che i nostri sguardi si incrociavano, o ero io che lo guardavo insistentemente più volte al giorno?
Spiderino da una settimana aveva una nuova inflorescenza, uno stecchino lungo con delle piccole foglie all’estremità. Ecco, mi sono detta, mi sta lanciando un messaggio, vuole che lo osservi, ha bisogno di aiuto, ha bisogno di me per crescere più rigoglioso e forte.
Mi convinco che ciò di cui ha bisogno è un bel trasloco in un vaso più grande, i segnali di Spiderino sono inequivocabili (lancio in orbita un bocciolo così mi dà un posto nuovo e più grande).
Non so perché ma dopo aver accolto la sua richiesta di aiuto comincio a rimandare il trasloco.
Nei giorni che seguono mi affaccio a osservarlo preoccupata per assicurarmi che stia resistendo, giusto il tempo di trovare il vaso giusto, il terreno giusto, la giusta posizione.
Queste operazioni non possono più essere improvvisate, devono essere calcolate, ponderate.
Immaginate la devastazione di svegliarvi una mattina di quarantena, correre a guardare che fanno di bello le vostre piante e scoprire di aver sbagliato tutto e che Spiderino è morto! Assolutamente non può accadere, non riuscirei a superare anche questo.
Mi cullo in questa idea e i giorni passano, faccio schemi per i balconi, chi va dove, chi va con chi, chi resta sola, insomma un nuovo decreto per le mie piante.
Spiderino peggiora, ha un colorito strano, sta soffrendo, lo vedo, ma nonostante questo non mi impietosisce, non ho trovato ancora il vaso giusto, il piano per le altre non è completo, che egoista pensa solo a se stesso, perché non rispetta il suo turno e urla con quelle foglie ingiallite?
Mi parte un senso di colpa assurdo, che sia sadismo vegetale il mio? Sarà perché ho un brutto rapporto con mia madre che ignoro le richieste di Spiderino? Voglio sentirmi utile a tutti i costi?
Taglio corto, mi sto fissando è ovvio, compro un vaso e del terriccio universale e lo trasferisco, sembra subito recuperare colorito, sembra felice… sicuramente da grande me lo rinfaccerà.