Io e la natura | 51° puntata

Cronache di una cittadina trapiantata su un selvaggio bricco del cuneese

di Manù

 

In casa ho una serie di manuali per chi coltiva un orto, in internet ci sono milioni di informazioni in proposito, e sono addirittura abbonata al calendario di Frate Indovino, che è più o meno come se chiedessi consiglio a mio nonno.
Peccato che tutte queste informazioni hanno l’effetto di confondermi ancor più le idee su cosa devo fare e quando, per questo alla fine mi affido a l’improvvisazione, con il conseguente effetto sorpresa.
Di fronte alle diverse problematiche che si ripresentano puntuali ogni anno, provo a chiedere consiglio a chi ha più esperienza di me.
– I pomodori diventano neri! Come mai? Cosa devo fare?
– Aiuto! le zucchine diventano gialle!
Ognuno ha la sua teoria riguardo alle cause ma i consigli sono sempre gli stessi: metterci qualcosa di più o meno chimico, con una spiccata predilezione per il verderame (ossicloruri di rame e simili) che “tanto non è niente”.
Sicuramente c’è di peggio, ma una sostanza che alla lunga fa morire lombrichi e insetti utili come le coccinelle per me non è “niente”.
Un anno il signore da cui compro i piantini mi disse che il pomodoro diventa nero quando il terreno è carente di calcio, che se volevo lui aveva degli integratori che però sono una porcheria chimica.
Questa informazione sul prodotto, detta da chi lo vende, mi è parsa piuttosto attendibile.
Mi ingegno. Cos’è che contiene molto calcio?
Il sesamo e i gusci d’uovo.
Scarto il sesamo per il costo troppo elevato e per mesi, dall’autunno alla primavera, tengo da parte tutti i gusci delle uova delle mie sante galline, li trito con un macinino elettrico per il caffè ed ecco interi barattoli di calcio puro in polvere che se non fosse per l’odore tremendo lo assumerei anch’io.
Se funziona o no non so ancora dirlo.
Il problema delle zucchine che diventano gialle l’ho risolto aggiungendo humus di lombrico e stallatico.
Non mollo.
A chi mi dice che se non ci metto niente non cresce niente rispondo che, pazienza, vorrà dire che non raccolgo niente ma che non ha un senso coltivare un orto con le stesse porcherie della verdura che si compra.
E quando raccolgo qualcosa sono orgogliosissima.

Foto di Manù e Andrea Ferrante

Vai a tutte le puntate qui

Le pagine di Erbacce contrassegnate da copyright sono protette e non riproducibili in nessun modo. Tutte le altre immagini e i testi di Erbacce sono rilasciati con licenza
Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License
Licenza Creative Commons