Cronache di una cittadina trapiantata su un selvaggio bricco del cuneese
di Manù
Un nativo ha raccontato al mio vicino che una faina è entrata nel suo pollaio e gli ha ucciso tutte le galline, dalla prima all’ ultima.
– Le faine sono animali crudeli!
Faina: piccolo mustelide lungo circa 40 cm (coda esclusa), sui 2 kg e mezzo di peso, onnivoro con una forte predilezione per la carne, unico responsabile della dipartita prematura di tutte le precedenti generazioni della mie galline.
La sua caratteristica è quella di essere colta da un “eccesso predatorio”.
Nel momento in cui si trova di fronte a un abbondante numero di prede che non possono scappare, cade in uno stato di sovraeccitazione e non capisce più niente, uccidendo ben più esemplari di quanti non sia in grado di mangiare.
Eh, mi rendo conto, la simpatia è un altra cosa, ma questo non ha niente a che fare con la crudeltà, concetto che alla faina è totalmente sconosciuto, così come ignora la pietà. Una preda è una preda, si può mica lasciarsi sfuggire l’occasione!
Gli animali, tutti, sono certamente in grado di provare emozioni anche molto intense ma di sicuro non hanno una morale.
Io per prima sono vittima di grandi conflitti interiori!
Ho trovato meraviglioso il tasso che tempo fa ho visto seduto come un cristiano sul muretto dietro casa mia mentre si sgranocchiava una mela che teneva tra le zampe anteriori, ma mi è parso meno meraviglioso quando disturbato da Baby l’ha quasi uccisa a unghiate e morsi.
Adoro i miei gatti ma non mi sono per niente simpatici quando torturano un topolino per mezz’ora prima di ucciderlo o quando accoppano gli uccellini che stanno imparando a volare, nonostante non abbiano nessun bisogno di cacciare. Ma anche per loro una preda è una preda.
E probabilmente mi sarebbe meno simpatica Nove la volpe se invece di provare a rubarmi una pentola piena di brodo si fosse mangiata uno dei miei gatti.
Mi astengo dall’applicare loro il mio giudizio morale, buono, cattivo, giusto, sbagliato.
Posseggono aspetti quali l’aggressività, la voracità, la ferocia e la spietatezza che nel mondo animale hanno un posto e una funzione ben precisa, mentre, quando queste caratteristiche abitano l’essere umano, non sempre riesco a trovarne il perché.
Il tasso