Io e la natura | 75° puntata

Cronaca di una cittadina trapiantata su un selvaggio bricco del cuneese

di Manù

 

Finirò per diventare contraria alla libertà di espressione.
Tutti hanno un’opinione su tutto, cosa che di per sé già mi lascia perplessa. A infastidirmi è che a quanto pare nessuno riesce più a tenersele per sé le sue opinioni, e se poi uno parte da casa sua per venirmele a spiattellare senza che nessuno glielo abbia chiesto, la cosa mi irrita profondamente.
Sono ormai lontani i tempi in cui la visita di un nativo mi incuriosiva. Continuo a essere cortese e ospitale, perché sono fatta così e perché sono tutte persone che se possono darmi una mano non si tirano indietro, ma ormai è diventato molto complicato avere una conversazione di qualsiasi genere perché prima o dopo devono dire la loro e io sono costretta a mettere in atto tutte le mie fini arti diplomatiche che consistono fondamentalmente in un sorriso di circostanza mentre emetto degli “aah! eh! ooh!” al momento giusto.
Le idee sono poche ma fisse e proprio perché son sempre le stesse (no tasse, no immigrati, no soluzioni ecologiche) faccio una certa fatica a non reagire in malo modo.
Non si può più parlare neanche del tempo perché ecco che subito partono con un “I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO TUTTE BALLE!” e intanto siamo qui in pieno inverno a 1000 metri in montagna, senza un briciolo di neve con lo zero termico sopra i 2400 metri. Ormai la storia si ripete da anni.
Ascolto con pazienza come il parrucchiere si sia messo ad allevare vitelli per pagare meno tasse e come il muratore, per lo stesso motivo, sia diventato apicoltore. Mi mordo la lingua per non dire niente quando mi vengono esposte le metodologie applicate che naturalmente non contemplano né il rispetto per gli animali né quello per l’ambiente.
“Aah! Eh! Ooh!”
“Certo che i tuoi gatti son belli grassottelli, non bisogna dargli da mangiare sennò non prendono più i topi.”
“MA NON SIETE STUFI DI DIRE SEMPRE LE STESSE STUPIDAGGINI?!”

Fine della messa in atto delle mie fini arti diplomatiche.

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