della Misantropa
Illustrazione di Teresa Sdralevich
6500 a.C. foresta primigenia
La giovane Umba viene prescelta per morire, in quanto vergine sacra, nei riti della primavera. In realtà Umba non è vergine, avendo avuto una figlia all’età di otto anni da uno degli uomini della tribù, che forse è suo padre, o suo fratello o entrambi, ma nasconde questo particolare per non perdersi l’occasione di essere la ragazza più popolare della tribù. Fastosamente abbigliata di erbe secche e pelli di animali, Umba viene trascinata sul luogo del sacrificio e scannata. Nonostante il suo sangue abbeveri la terra, quell’anno la siccità e il maltempo distruggono il raccolto.
3300 a.C. Ur dei Caldei
La giovane schiava Amrut, discendente di Umba, si fa seppellire insieme ad altre dodici schiave nella tomba del suo signore Azut, dal quale ha avuto quattro figlie, dietro promessa che nel regno dei morti sarà la concubina preferita e otterrà collane d’argento e denti di tigre in abbondanza. La tomba di Azut viene più volte saccheggiata durante le guerre che imperversano nella zona nei secoli successivi e tutte le collane asportate da tombaroli.
Terzo secolo d.C. Alessandria d’Egitto
Ambonia, della schiatta di Amrut, convertita al cristianesimo, affronta con letizia la persecuzione e i tormenti, cantando inni sacri mentre le vengono asportati il naso e altri organi non vitali. Poiché Ambonia è molto stonata, i suoi persecutori abbreviano i tormenti e la finiscono rapidamente. Sul luogo santificato dal suo supplizio verrano costruiti, in sequenza, un postribolo, un mattatoio, una prigione, una dark room clandestina e, in anni più recenti, la sede di una cellula fondamentalista musulmana.
1110 d.C. Puglia
Presa da mistica passione, Umilia, discendente di Ambonia, abbandona il marito violento e la prole affamata per farsi murare viva in una torre. Vive per alcuni mesi ricevendo cibo e acqua da uno sportello, finché l’odore dei suoi escrementi si fa talmente forte che nessuno più si avvicina alla torre. Umilia muore, infestata da parassiti, cantando le lodi del Signore. La torre è attualmente un bed and breakfast di lusso per una clientela gay.
1937 d.C. provincia di Roma
Feconda, lontana pronipote di Umilia, si impegna con tutte le sue forze nella campagna indetta dal regime fascista per le madri prolifiche. Mossa dal suo ardente amore per il Duce, mette al mondo ventisei figli, di cui dodici con deficit cognitivi di medio livello e tre gravi. Muore dissanguata ma felice durante il ventisettesimo parto, consapevole di aver battuto il record italiano. La sua numerosa famiglia muore nel crollo dell’alloggio abusivo in cui abita, si salva soltanto la figlia Pina.
2015 d.C. Napoli
Concetta, nipote di Pina e bisnipote di Feconda, si converte all’Islam insieme allo sposo Nunzio. I due, diventati rispettivamente Fatima e Ali, vengono contattati da membri di un gruppo integralista con sede ad Alessandria (Egitto). Ali declina la proposta di diventare martire per motivi di salute, mentre Fatima accetta entusiasticamente. Viene imbarcata su un aereo per Israele, dove, imbottita di esplosivo sotto l’hijab, fa saltare il muro del pianto. Segue la terza guerra mondiale. Ali, riformato per soffio al cuore, si risposa con una pizzaiola.
*da Aspirina n.10 – 2015
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