Perdere la religione

di Robin Morgan
Illustrazione di Marilena Nardi
Traduzione di Margherita Giacobino

 

Ecco una storia che ha una straordinaria importanza per gli Stati Uniti: la loro popolazione è sempre più non-religiosa e migliaia di chiese chiudono ogni anno.
Il fenomeno è stato probabilmente accelerato dal COVID, ma questa non è la causa principale. Tutt’altro.

Devo ad Adam Gabatt del Guardian alcuni dei dati primari che cito in questo articolo. Secondo i ricercatori, le chiese diminuiscono rapidamente di numero mentre le congregazioni si riducono e una giovane generazione di americani abbandona il cristianesimo. È vero che la fede sembra continuare a dominare la politica americana, ma la finzione della fede rimane sempre molto più a lungo della sua realtà. Questa tendenza comporta decisioni difficili per i pastori che devono decidere se una congregazione in calo è ancora sostenibile, ma ha creato un mercato in espansione per chi vuole acquistare chiese.

Nel 2019 (ultimo anno per il quale sono disponibili i dati) sono state chiuse circa 4500 chiese protestanti e ne sono state aperte solo 3000; secondo Lifeway Research, è la prima volta che il numero di chiese negli Stati Uniti non è cresciuto da quando l’azienda evangelica ha iniziato a studiare questa realtà. Con la pandemia, che ha dato una spinta all’allontanamento degli americani dal cristianesimo, le chiusure hanno subito un’accelerazione.

“La gente ha interrotto l’abitudine di frequentare la chiesa e ciò significa che molte chiese hanno dovuto lavorare duramente per far sì che si tornasse a frequentarle”, afferma Scott McConnell, direttore esecutivo di Lifeway Research. Ma negli ultimi tre anni tutti i segnali indicano che il ritmo delle chiusure continuerà ad essere simile a quello del 2019 o forse addirittura superiore.

Gli statunitensi che dicono di non essere religiosi sono davvero in rapido aumento! (Personalmente, lo trovo un segno di maturità incredibilmente incoraggiante.)

I pastori protestanti riferiscono che la frequenza tipica in chiesa è pari solo all’85% rispetto ai livelli pre-pandemia, dice McConnell, mentre una ricerca del Survey Center on American Life e dell’Università di Chicago ha rilevato che nella primavera del 2022, solo il 67% degli americani ha dichiarato di frequentare la chiesa almeno una volta all’anno, rispetto al 75% di prima della pandemia. Ma se il COVID può aver accelerato il declino, già a partire dal 2017 c’è una tendenza più ampia e durevole che vede le persone allontanarsi dalla religione: Lifeway ha intervistato giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 22 anni che avevano frequentato regolarmente la chiesa per almeno un anno durante le scuole superiori e ha scoperto che sette su dieci hanno smesso di farlo. Alcuni dei motivi erano “logistici”, dice McConnell, in quanto le persone si sono trasferite per andare all’università o iniziare un lavoro. Ma, aggiunge, una delle risposte più frequenti è stata che i membri della chiesa appaiono giudicanti o ipocriti e che la generazione più giovane in quell’ambiente non si sente accettata, o non sente accettate alcune delle sue scelte.
“Circa un quarto dei giovani adulti che hanno abbandonato la chiesa ha dichiarato di non essere d’accordo con la posizione della propria chiesa su questioni politiche e sociali”, afferma McConnell.

Uno studio di Pew Research ha rilevato che nel 2020 il numero di cittadini statunitensi che si identificavano come cristiani era del 64%, mentre circa il 6% degli americani si identificava con l’ebraismo, l’islam, l’induismo e il buddismo, e il 30% della popolazione era non-religiosa. “Dagli anni ’90”, riferisce Pew, “un gran numero di americani ha abbandonato il cristianesimo per unirsi alla crescente schiera di adulti statunitensi che definiscono la propria identità religiosa come atea, agnostica o nulla; questo fenomeno sta ridisegnando il panorama religioso statunitense”.

Nel 1972, il 92% dei cittadini USA si dichiarava cristiano, osserva Pew, ma entro il 2070 questo numero scenderà sotto il 50% e il numero degli americani non affiliati alla religione, o “nones”, supererà quello degli aderenti al cristianesimo.

Stephen Bullivant, autore di Nonverts: The Making of Ex-Christian America e professore di teologia e sociologia della religione alla Saint Mary’s University, afferma che nel mondo cristiano questo ha costituito un cambiamento generazionale e nella Chiesa cattolica in particolare lo scandalo degli abusi sessuali ha allontanato molte persone. Bullivant osserva che la maggior parte degli altri Paesi industrializzati altamente sviluppati si è allontanata dalla religione prima degli Stati Uniti, dove circostanze particolari hanno rallentato questo processo: “In Canada, Gran Bretagna, Francia, Australia, Nuova Zelanda, nei Paesi scandinavi, i non-religiosi aumentano molto prima; dagli anni ’60 in poi, con la generazione del baby-boom, c’è una crescente separazione dalla morale cristiana tradizionale. Ma ciò cheaccade in America e che smorza l’ascesa dei “nones” è la Guerra fredda, perché in America, a differenza della Gran Bretagna, c’è un’esplicita contrapposizione tra l’America cristiana e il “comunismo senza Dio”, e essere non-religiosi significa essere non-americani. Penso che questo abbia fatto da freno fino a quando non si arriva alla generazione dei millennial per i quali la Guerra fredda è solo un vago ricordo della loro prima infanzia”.

Quando le persone abbandonano le chiese, le congregazioni si riducono e, se la situazione diventa critica, le chiese chiudono. Questo ha portato a una marea di edifici ecclesiastici disponibili e relative opportunità di acquisto. Brian Dolehide, amministratore delegato di AD Advisors, una società immobiliare specializzata nella vendita di chiese, afferma che negli ultimi dieci anni si è registrato un notevole picco di vendite. Ma vendere una chiesa non è come vendere una casa o un’azienda. Spesso i venditori vogliono un acquirente che intenda utilizzare la chiesa per una buona causa. Dolehide racconta di aver venduto di recente una chiesa a El Paso, che ora ospita immigrati appena arrivati, e un convento a Pittsburgh, che sarà trasformato in abitazioni a prezzi accessibili.

Non è bello? Questa è vera fede che si traduce in opere, fede nell’umanità. Questo è misericordioso e generoso. È la caritas che si prende cura, nella pratica. Non potrei applaudire di più!

Quindi dico “evviva”. Dico che man mano che i cittadini statunitensi afferrano sempre meglio ciò che la nostra Costituzione ci insegna, man mano che diventeremo più laici e più veramente umani, avremo (come dimostrano tutte le ricerche) meno violenza domestica, meno violenza sociale, meno violenza in generale e un mondo più pacifico, perché non proietteremo all’esterno il sacro. Lovivremo dentro di noi, in quello che è il suo vero luogo.

L’articolo è uscito sul blog di Robin Morgan il 10 aprile 2023

 

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