di Anonima Sognatrici
Nel 1933, Charlotte Berardt*, giornalista berlinese di origine ebraica, iniziò a raccogliere i propri sogni e quelli di altri tedeschi: amici e amiche, parenti, vicini, abitanti del suo quartiere. Le visioni notturne rendevano una testimonianza unica della esperienza soggettiva sotto il totalitarismo. Nel 1966 i racconti confluirono in un libro, tradotto in italiano con il titolo Il Terzo Reich dei sogni.
Da quando è iniziata la quarantena, la nostra vita di tutti i giorni è cambiata, e anche le notti. Sogni bizzarri, incubi, rispecchiamenti, visioni popolano il mondo onirico. L’isolamento, le paure, la morte hanno raggiunto il nostro inconscio con un’intensità crescente e soprattutto a livello collettivo. I ritmi rallentati di un mondo fermo, poi, permettono di ricordarli meglio e di trovare il tempo di annotarli.
Quarantine Dreams è un progetto nato durante le prime settimane della pandemia Covid-19, creato da Anonima Sognatrici, un collettivo interiore notturno. Si tratta di un’app per scrivere e condividere i sogni di quarantena. A differenza di molti giornali e siti che hanno chiesto di inviare i propri sogni, pubblicandoli poi illustrati o interpretati da esperti, Quarantine Dreams non ha fini interpretativi. L’app funziona in modo semplice e anonimo, si scrive sotto pseudonimo, si legge senza commentare, come nel vecchio internet.
Il progetto, che ha un’origine spontanea e indipendente, sta progressivamente diventando un diario onirico collettivo, uno spazio in cui dare voce alle luci e alle ombre che affollano le nostre notti. Essendo pubblica, chiunque può accedere all’app, per questo è importante che le e gli utenti non usino il proprio nome e cognome e che sia tutelata l’identità delle persone nominate nel racconto. Non vengono raccolti dati personali, perciò è impossibile risalire all’identità di chi scrive.
L’app Quarantine Dreams si scarica gratuitamente dal sito e si può usare tramite smartphone oppure da pc, direttamente sul browser. Oltre alla versione italiana, esiste la gemella versione inglese, che si apre a una terra dei sogni internazionale.
Le illustrazioni sono di Sognatrice N., lo sviluppo è di Sognatrice L. tramite Glideapp.
*Su Charlotte Berardt: Third Reich of dreams e How dreams change under authoritarianism