Tarocchi SCUM. Ispirazione

Dedicati a Valerie Solanas

Testi di Margherita Giacobino
Disegni di Isia Osuchowska
(Editi da Erbacce e Casa Ed. Libera e Senza Impegni)

Che fare in tempi in cui a una noia mortale si associa una mortale confusione? Rileggere il Manifesto SCUM. Lasciarsi illuminare dai suoi lampi oscuri, ripulirsi gli occhiali con la sua abrasiva lucidità.
E cosa fa una scrittrice-traduttrice misantropa che ha tradotto SCUM e la commedia UP YOUR ASS (piratandoli, come fanno tutti gli editori con i suoi scritti) e si vede soffiare la pubblicazione da un’altra pirata arrivata un momento prima? Si incaponisce, è ovvio, continua a rodere l’osso Valerie, che nutre la mente e affila i denti, traduce la sua bio, lancia un libro collettivo dedicato a lei (come ci insulterebbe se lo sapesse! cara intrattabile Valerie!) E nei momenti di pausa, colta da ispirazione, butta giù un mazzo di tarocchi SCUM.
Già perché quella di Valerie Solanas è una lettura del mondo, una filosofia eso-exoterica, una visione globale, in cui splendidamente assurti a simboli ci sono tutti gli attori della commedia umana, che nei suoi fogli ciclostilati diventa una tragica esilarante farsa: Big Papa, Big Mama, Faccione Peloso, il Grande Artista, lo Scienziato, la Noia… e se per caso qualcosa mancasse non c’è bisogno di andare lontano, basta rivolgersi ad UP YOUR ASS ed ecco l’irresistibile free lance della strada, Bongi, e la donna-strofinaccio, ovvero la Miseria Femminile… Le Stupidstar, invece, provengono da testimonianze accreditate: era così che Valerie chiamava le Superstar di Andy Warhol.
Solanas, come i tarocchi, legge il mondo e le nostre vite.
Semidimenticati per un paio d’anni nelle profondità di un disco fisso, i tarocchi vedono inaspettatamente la luce nella redazione di Erbacce grazie all’intervento di Pat Carra, vignettista e ricamatrice di nuvole, che un giorno unisce col suo ago magistrale due fili: l’instancabile talento immaginifico di Isia Osuchowska e la mia passione misantropica per le donne impossibili e le lucide visioni. L’incontro Isia-Valerie è folgorante, quasi una metempsicosi: l’eclettica Isia, la cui pratica artistica spazia nell’immaginario religioso e profano di almeno tre continenti, diventa Valerie, ritrova SCUM nei disegni e nelle scritte murali della sua Varsavia, nel fulmine della rivolta delle donne polacche e nei tatuaggi delle carceri siberiane, lo ricrea ispirandosi ai linguaggi marginali, all’arte non riconosciuta e “sporca”, scurrile, poetica e politica, fuorilegge…
Cosa di più adatto a Valerie Solanas e al suo alter ego Bongi Perez che l’arte di strada e di galera?
E quali migliori editrici di Erbacce e Libera e Senza Impegni, che ne cura la realizzazione artigianale e mai seriale con materiali riciclati e sopravviventi?
Nel libretto delle istruzioni, tutte le citazioni in corsivo sono originali, tratte dal Manifesto SCUM o da UP YOUR ASS, e tradotte dalla sottoscritta.

 

 

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