Di Fabrizio Tonello
Vignetta di Pat Carra
Correva l’anno 1904, quando Upton Sinclair si faceva assumere dai macelli di Chicago per indagare sulle condizioni di lavoro nella fiorente industria della lavorazione delle carni. Quello che vide lo scrisse poi negli articoli sul settimanale socialista Appel to Reason, trasformati poi nel romanzo di denuncia The Jungle.
I protagonisti del libro sono una coppia di immigrati lituani, Jurgis Rudkus e la sua fidanzatina quindicenne Ona Lukoszaite. Si sposano ma scoprono immediatamente di essere stati imbrogliati nell’acquisto di una casa e Ona, insieme al tredicenne Stanislovas (che la famiglia avrebbe voluto mandare a scuola) devono cercarsi un lavoro. Anche quando sono malati non possono permettersi di non lavorare e ben presto il padre di Jurgis, indebolito dall’esposizione alle sostanze chimiche legate al suo lavoro, muore.
Sono passati 120 anni e, in teoria, le condizioni sono migliorate: tredicenni e quindicenni non dovrebbero lavorare, in particolare in luoghi a rischio come i macelli. E invece no: l’anno scorso il Dipartimento del Lavoro ha denunciato la Packers Sanitation Services per aver impiegato illegalmente oltre 100 bambini di età compresa tra i 13 e i 17 anni in occupazioni pericolose presso 13 impianti di confezionamento della carne di proprietà di JBS, Cargill, Tyson e altri.
Non sono aziende familiari: JBS, di origine brasiliana, è il principale produttore di carne lavorata del mondo e ha una lunga storia di pratiche commerciali corrotte e disoneste. Tyson Foods è al secondo posto come produttore ed è stata oggetto di vari processi per aver costretto i dipendenti a lavorare durante il lockdown del 2020. Cargill, infine, è la regina del commercio mondiale del grano ed è la più grande azienda americana non quotata in borsa: il suo fatturato del 2021 era stato di 165 miliardi di dollari, maggiore del prodotto interno lordo di 153 paesi membri dell’Onu, tra cui la Croazia, il Marocco e perfino il Kuwait.
I bambini erano costretti, illegalmente, a lavorare durante i turni notturni dei mattatoi pulendo seghe affilate come rasoi e altre attrezzature ad alto rischio. Molti subivano lesioni, tra cui ustioni causate da sostanze chimiche caustiche per la pulizia. Il serbatoio di bambini migranti non accompagnati entrati negli Stati Uniti era sempre a disposizione.
I giovani migranti non accompagnati, lasciati nel limbo da un sistema di immigrazione barocco e crudele sono particolarmente vulnerabili allo sfruttamento da parte dei datori di lavoro e delle reti di intermediari che reclutano lavoratori per loro conto. Solo nel 2022 sono arrivati al confine con gli Stati Uniti quasi 130.000 bambini migranti non accompagnati, molti dei quali in fuga da povertà e violenza.
Non ci sono soltanto i mattatoi di Chicago e gli stabilimenti di Tyson Food in Iowa: molti subfornitori della Hyundai-Kia in Alabama sono sotto inchiesta da parte del Dipartimento del Lavoro per aver impiegato bambini di 14 anni, soprattutto di famiglie di immigrati guatemaltechi: molti degli stabilimenti automobilistici dell’Alabama si affidano a società di selezione del personale specializzate nel trovare operai a basso salario per le catena di montaggio. L’età è l’ultima delle preoccupazioni. Non a caso gli investigatori federali hanno riscontrato che l’uso del lavoro è “sistemico” in almeno otto Stati, tutti controllati dai repubblicani.
Secondo il Dipartimento del Lavoro, il numero di minori impiegati in violazione delle leggi sul lavoro minorile nell’anno fiscale 2022 è aumentato del 37% rispetto al 2021 e del 283% rispetto al 2015. Nel febbraio 2023 il Dipartimento stava indagando su oltre 600 casi di lavoro minorile, un numero che ovviamente rappresenta solo una minima parte delle violazioni, la maggior parte delle quali non viene denunciata e non viene indagata.
Nel 2023, i repubblicani al governo in sei Stati del Midwest (Iowa, Minnesota, Missouri, Nebraska, Ohio e South Dakota) hanno presentato, e talvolta approvato, numerose proposte di legge per indebolire le tutele del lavoro minorile. In Arkansas è stata promulgata una legge che cancella le restrizioni sul lavoro dei ragazzi di 14 e 15 anni. In Minnesota si vogliono far entrare i ragazzi di 16 e 17 anni sulle impalcature dei cantieri edili.
In Iowa, una proposta di legge vuole eliminare le restrizioni sui lavori pericolosi per consentire ai bambini di 14 anni di lavorare nei frigoriferi industriali per la carne e nelle lavanderie industriali, mentre gli adolescenti di 15 anni dovrebbero lavorare alle catene di montaggio. Il disegno di legge permetterebbe di creare permessi speciali che autorizzino i ragazzi di 14 anni e mezzo di spostarsi fino a 90 chilometri per andare e tornare dal lavoro tra le 5 del mattino e le 22. Le autorità statali possono inoltre derogare alle restrizioni sui lavoratori pericolosi per consentire agli adolescenti di 14-17 anni di svolgerli se approvati con il pretesto di “programma di apprendimento scuola- lavoro”.
Welcome to the future.